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"Sono a disposizione, ma contattatemi di persona. Grazie, a presto ...
GRAZIE
DISCARICA IN LOCALITA' MONASTERO DI PIEVEBOVIGLIANA - Vista la forte vocazione turistica, culturale e naturalistica di questo territorio sul confine del Parco dei Sibillini questo sito si è OPPOSTO con fermezza all'ipotesi di realizzare una grande discarica in uno degli ambiti più suggestivi dell'intero territorio di Pievebovigliana e della storica Marca di Camerino, a 150 metri dallo storico Convento di San Francesco, SCONGIURATA dalla dura battaglia che è stata combattuta !
"Sono a disposizione, ma contattatemi di persona. Grazie, a presto ...
"In ogni angolo della Provincia sono spuntati manifesti elettorali con gli slogan più strani (così come diversi nomi delle liste che riportiamo di seguito). Oltre al presidente della provincia si vota infatti per eleggere il sindaco in 44 dei 57 Comuni del Maceratese. Non sono interessate alle elezioni comunali Macerata, Civitanova, Tolentino, San Severino e Corridonia ma non mancano Comuni importanti, a partire da Recanati.
Oltre ai 44 Sindaci debbono essere eletti 608 consiglieri comunali; 12 in ciascuno dei 28 Comuni con meno di tremila abitanti, 16 consiglieri in ognuno dei 12 Comuni con popolazione compresa fra i 3 mila e i 10 mila abitanti, 20 consiglieri nei 4 Comuni (Cingoli, Matelica, Potenza Picena e Recanati) che contano una popolazione superiore ai 10 mila abitanti. Alle elezioni comunali è interessato un elettore maceratese su due. Gli aventi diritto al voto, infatti, sono circa 141 mila.
Solo a Recanati, essendo l’unico Comune con oltre 15 mila abitanti, c’è la possibilità del ricorso al ballottaggio".
Ecco tutti i candidati sindaci con il nome delle liste da cui sono sostenuti.
ACQUACANINA - Giancarlo Riccottini (Per Acquacanina) e Angelo Ferri (Futuro)
APIRO - Settimio Novelli (Impegno Democratico) e Michela Molinari (Nuova scelta per Apiro)
APPIGNANO - Osvaldo Messi (Il girasole), Guido Stacchiotti (Guido) e Vincenzo Calamante (Impegno Comune)
BELFORTE DEL CHIENTI - Dino Catalini (Armonia e sviluppo) e Mario Antinori (Belforte insieme)
CALDAROLA - Sergio Grasselli (Noi per Caldarola), Tiziana Riccardi (Il Popolo della Libertà) e Mauro Capenti (Uniti per Caldarola)
CAMERINO - Dario Conti (Camerino storia e futuro), Corrado Zucconi (Camerino Viva) e Sandra Gentili (Nuovi Orizzonti)
CAMPOROTONDO DI FIASTRONE - Giulio Belli (Uniti per il cambiamento) e Giorgio Diletti (Sviuluppo e partecipazione)
CASTELSANTANGELO SUL NERA - Paolo Riccioni (Rinnovamento castellano) e Giulio Travagliati (Insieme per Castello)
CESSAPALOMBO - Gianmario Ottavi (Partecipazione democratica)
CINGOLI - Giuseppe Salomoni (Cingoli Futura), Filippo Saltamarini (Cingoli per il Ppe) e Gianfilippo Bacci (Cingoli per Cingoli)
COLMURANO - Andrea Seri (Uniti per Colmurano) e Ornella Formica (Insieme per Colmurano)
FIUMINATA - Vito Rizzo (Uniti per Fiuminata), Carmelo Grasso (Fiuminata Valle Aperta) e Mario Roscioni (Nuovo impegno per Fiuminata)
GAGLIOLE - Gianfabio Giorgioni (Gagliole Attiva), Mauro Riccioni (Civica per Gagliole) e Alberto Mariotti (Insieme per Gagliole)
GUALDO - Giovanni Zavaglini (Lista per Gualdo) e Agata Smosarska (Eurocomunisti Gualdo)
LORO PICENO - Daniele Piatti (Uniti per Loro Piceno), Giuseppe Galletti (Nuovi Orizzonti per Loro Piceno)
MATELICA - Alessandro Casoni (Matelica RiparTiamo), Massimo Montesi (Matelica Insieme) e Paolo Sparvoli (Progetto Matelica)
MOGLIANO - Silvano Ramadori (Esperienza) e Flavio Zura (Patto per Mogliano)
MONTE CAVALLO - Pietro Cecoli, Erasmo Reversi, Sandro Germoni e Cristina Guida.
MONTECASSIANO - Mario Capparucci (Identità territorio) e Leonardo Catena (Il nuovo per Montecassiano)
MONTECOSARO - Antonio Basili (Rifoondazione comunista), Stefano Cardinali (La tua Montecosaro) e Reanato Malaisi (Progetto Comune)
MONTEFANO - Carlo Carnevali (Rinnovamento) e Maurizio Storani (Lista civica per Montefano)
MONTELUPONE - Giuseppe Ripani (Popolo nuovo), Rolando Pecora (LiberaMente) e Roberto Ottaviani (Uniti per Montelupone)
MONTE SAN GIUSTO - Florindo Mancinelli (Uniti per Monte San Giusto), Franco Bordoni (Civico Impegno), Mario Lattanzi (Amici in Comune) e
Massimiliano Castagna (Vita Nuova a Monte San Giusto)
MONTE SAN MARTINO - Valeriano Ghezzi (Lista Civica)
PIEVEBOVIGLIANA - Sandro Luciani (Uniti per unire) e Luigi Marchetti (Ambiente e futuro)
PIEVE TORINA - Luigi Gentilucci (Uniti Pieve Torina) e Alessio Marchetti (Oggi e domani)
PIORACO - Giovanni Battista Torresi (Lista civica), Enzo Bonacucina (Per Pioraco) e Pier Paolo Giuli (Vivere Pioraco)
POGGIO SAN VICINO - Simone Valentini (Torre civica insieme per Poggio) e Alessandro Montanari (Futuro Sostenibile per Poggio)
POLLENZA - Luigi Monti (Con la gente), Adriana Maccari (Progetto Pollenza) e Sabrina Ricciardi (Pollenza in comune)
PORTO RECANATI - Rosalba Ubaldi (Nuovi Orizzonti), Lorenzo Riccetti (Uniti per Porto Recanati), Anna Rombini (Porto Recanati che cambia) e
Massimo Montali (Nuova generazione)
POTENZA PICENA - Francesco Acquaroli (Il Centrodestra), Paolo Malatini (Insieme per le libertà), Sergio Paolucci (Centrosinistra)
RECANATI - Daniele Massaccesi (Recanati democratica, Italia dei Valori), Francesco Fiordomo (Gruppo civico, Verdi, Pd, Recanati a sinistra, Dc, Città del Sole), Giulio Affricani (Rifondazione comunista), Michele Moretti (Su la testa, Moretti sindaco), Roberto Bartomeoli (Recanati città futura, Per Recanati, Udc, Pdl) e
Enzo Marangoni (Lega Nord e Civica Recanati)
RIPE SAN GINESIO - Paola Teodori (Credi in Ripe, volta la carta) e Luigi Mariotti (Ripe per Ripe)
SANT’ANGELO IN PONTANO - Eraldo Mosconi (Il Girasole), Tarcisio Marzialetti (Lista civica)
SARNANO - Franco Ceregioli (Il Popolo della libertà), Baldo Alessandrini (Patto per Sarnano) e Paolo Tiberi (Noi la gente)
SEFRO - Mario Pierozzi (Uniti per Sefro) e Secondo Biordi (Leali a Sefro)
SERRAPETRONA - Adriano Marucci (Valori del territorio), Giampiero Feliciotti (Rinascita e sviluppo), Sandro Mogliani (Lista civica)
SERRAVALLE DEL CHIENTI - Gabriele Santamarianuova (Unione democratica) e Marco Cruciani (Un futuro per Serravalle)
TREIA - Luigi Santalucia (Santalucia Sindaco Treia) e Roberto Salvi (Insieme per cambiare)
URBISAGLIA - Roberto Broccolo (Insieme per Urbisaglia), Orietta Vissani (Uniti per cambiare) e Francesca Sincini (Il Popolo della Libertà)
USSITA - Sergio Morosi (Insieme per Ussita) e Roberta Conti (Lista civica per Ussita)
VISSO - Gian Marco Mariani (Insieme per Visso), Carlo Ballesi (Costruiamo il futuro) e Giancarlo Rosi (Pdl per Rosi sindaco).
Si vota per il nuovo sindaco anche a Fiastra e Fiordimonte. Presto su CM tutti i candidati Comune per Comune.
Tutti e tre candidati alla presidenza della Provincia, un ente che molti ritengono debba essere soppresso. Cosa ne pensate?
CAPPONI: «La Provincia non va sciolta, ma riformata. Una certa gestione della politica, fatta di ritardi, lunghi tempi burocratici e qualche disattenzione, ha creato disaffezione: non solo nei cittadini, ma anche nei Comuni. Di qui la proposta, già presentata dal Governo nazionale di dar vita ad una Provincia gestita dall’assemblea dei sindaci, con un nucleo guida che la diriga».
QUATTRINI: «Non sono d’accordo sullo scioglimento, né sulla riforma. La Provincia è il sistema più democratico che abbiamo, visto che possiamo candidare persone provenienti dal territorio e sceglierle. Dare più potere ai sindaci comporta il rischio che questi usino l’eventuale loro assemblea per piazzare portavoce e portaborse messi da parte in sede locale. Certo l’onere economico c’è, ma visto che la Provincia esiste da 200 anni, caso mai si punti sulla Regione».
SILENZI: «In Parlamento c’è una maggioranza ampia: prenda una decisione. Il dato di fatto è che mentre qualcuno chiede di sciolgiere questo ente, quest’anno si vota con 9 province in più rispetto all’ultima consultazione. Detto questo, per me contano le funzioni assegnate alla Provincia, che va messa in condizione di risolvere i problemi dei cittadini. Pensare che le funzioni di area vasta possano essere assorbite dalla Regione o dai Comuni non fa rispamiare un euro ed evita l’assunzione di responsabilità dirette».
Quale la prima cosa che farà se sarà eletto?
QUATTRINI: «Istituirò la consulta del territorio, all’interno della quale ci dovranno esere i Comuni, le forze economiche e sociali, agricoltori, cacciatori, pescatori. Lo scopo è chiaro: ogni decisione va condivisa con il territorio».
SILENZI: «Riunirò subito il mio staff di collaboratori per continuare l’attuazione del programma da dove l’abbiamo lasciato».
CAPPONI: «Affronterò l’emergenza rifiuti e avvierò una grande campagna d’ascolto per fare il programma, cosa che Silenzi ha fatto solo alla fine del mandato».
Che cosa farà se, invece, non sarà eletto?
SILENZI: «Rappresenterei gli elettori in consiglio provinciale, e non mi dimetterei, come invece ha fatto la volta scorsa Capponi».
CAPPONI: «La volta scorsa mi sono dimesso perché Silenzi mi ha “perseguitato”. Comunque, la prima cosa che farei è stringere la mano al mio avversario, continuando a lavorare».
QUATTRINI: «Continuerò a far politica con le nostre proposte, sia che saremo o no in consiglio provinciale».
Puntate molto sul voto alla persona. I programmi sono secondari?
SILENZI: «La mano al mio avversario l’ho già stretta nel 2004. La sua incompatibilità era legata ad un parere del nostro ufficio legale. Nessuno ha voluto perseguitare nessuno. Ciò chiarito, queste sono elezioni amministrative, quelle in cui — per fortuna e sempre di più — conta la persona, slegata da gabbie di partito, con riferimento a programmi, comportamenti, coerenze, attenzioni e capacità. I programmi sono legati al riconoscimento della persona che si ritiene in grado di attuarli, altrimenti restano sulla carta».
CAPPONI: «Sono contento di essere valutato come persona, ma insieme a tutti gli altri presenti nelle forze politiche che sostengono la mia coalizione».
QUATTRINI: «Ci siamo dati uno slogan chiaro: “il nostro canto libero” proprio per distinguerci dai due grandi agglomerati dell’una e dell’altra parte. Puntiamo al 4%, la stessa percentuale raccolta dalla Destra nel suo insieme all’ultima competizione, anche se adesso una parte sta con il Pdl».
La discarica di appoggio al Cosmari e la questione rifiuti sono al centro di un acceso dibattito. Quale la vostra proposta?
CAPPONI: «La prima cosa da dire è che siamo in emergenza, visto che la discarica di Tolentino esaurirà la capacità di abbancamento entro due mesi. Detto questo, i siti destinati ad ospitare una discarica non si impongono, serve una soluzione condivisa. Noi abbiamo la nostra soluzione, anche per l’emergenza, ma ci riserviamo di farla conoscere subito dopo le elezioni. Nessun segreto: vogliamo evitare che su questo si giochino posizioni strumentali piuttosto che risolvere il problema».
SILENZI: «Trovo singolare che si dica di avere una soluzione ma non la si voglia esprimere. Su una questione così delicata bisogna essere chiari. Ci sono stati ritardi, ma mi sono battuto affinché i Comuni, visto che spetta ad essi, scegliessero il sito per la discarica. Cosa che hanno fatto, sia quelli di centrodestra che quelli di centrosinistra, in seno all’assemblea del Cosmari, individuando Fosso Mabiglia a Cingoli. Una scelta trasversale, dunque, anche perché si è detto che non c’erano altre disponibilità, contro la quale ha votato contro solo il sindaco di Cingoli, Gianfilippo Bacci, a cui va dato atto della sua coerenza. (Capponi accusa Silenzi di fare demagogia, ndr). Adesso si vuole rimettere in discussione quella scelta. Il vero problema, a mio avviso, è che non è possibile che siano realizzate due discariche, a Cingoli e Filottrano, tra loro distanti non più di due chilometri. La proposta? Bisogna fare un accordo di programma, tra province di Ancona e Macerata e tra comuni di Filottrano e Cingoli, per individuare un sito, magari l’area di una ex cava, a servizio di entrambe le realtà. Noi siamo disponibili, come pure la Provincia di Ancona e la Regione».
QUATTRINI: «La gestione dei rifiuti è una priorità del nostro programma. Non si può sempre arrivare all’emergenza. Due sono i punti chiari: la gestione di certi servizi deve essere pubblica; bisogna individuare subito una decina di siti, equamente distribuiti sul territorio, per risolvere il problema una volta per tutte. Ovviamente le scelte vanno condivise con Comuni e cittadini. Su questo abbiamo un nostro progetto su cui siamo pronti a confrontarci con tutti. Cingoli, poi, non è contraria alla discarica, ma al sito scelto. Si può individuare una ex cava? Sono d’accordo».
Che cosa è cambiato rispetto a cinque anni fa?
SILENZI: «E’ stato fatto un grande lavoro. C’è una Provincia che ha fatto molto per la gente. Oggi, purtroppo, c’è una crisi economica seria, si fa più fatica a vivere. Per questo abbiamo accentuato i nostri interventi a favore delle famiglie e delle piccole imprese».
CAPPONI: «Personalmente ho più esperienza. Nello stesso tempo voglio sottolineare come il governo nazionale abbia fatto molto per le infrastrutture, ma anche per gli ammortizzatori sociali in deroga, per i quali ha concesso alle Marche circa 100 milioni di euro, 50 dei quali già erogati. Insieme ai partiti che mi sostengono questo è per me un vantaggio politico. Ho consolidato un rapporto con tanti amministratori che chiedono di mettere in rete i loro Comuni con la Provincia, mentre l’amministrazione uscente ha svuotato la conferenza dei sindaci».
QUATTRINI: «Qualcosa è cambiato: c’è la presenza della mia candidatura. Battute a parte, ci sono cose che chi ha amministrato ha fatto bene (ad esempio il ponte a Villa Potenza) e altre che non ha fatto o ha fatto male (tanti proclami, ma nessun intervento concreto per il risanamento del Chienti). Siamo disponibili ad un confronto con tutti, purché sia su fatti concreti».
Quali i pregi e quali i difetti del suo avversario?
CAPPONI: «Quattrini è un amico, è un buono, anche se un po’ “autonomista”. Silenzi mistifica i fatti, anche se gli riconosco una certa persistenza per raggiungere gli obiettivi, anche se a mio avviso non combaciano con quelli del territorio».
QUATTRINI: «Con Capponi sono andato a scuola insieme. Ma né su lui, né su Silenzi, in quanto persone, ho nulla di particolare da dire. Possiamo tranquillamente andare a mangiare una pizza insieme».
SILENZI: «Il difetto di Quattrini è l’appartenenza alla Fiamma Tricolore, ciò ci tiene un po’ lontani. Ma Quattrini è una persona non fanatica e, dunque, con cui ci si può confrontare tranquillamente. Capponi a me pare troppo ideologico, volto continuamente ad attaccare. Gli riconosco, però, una grande abilità politica. Ha lavorato nel centrodestra per affermare una sua linea politica, azzerando politicamente l’Udc e spostando il baricentro politico verso Treia».
Senta SILENZI, lei sarà pure uomo del fare. Ma molti l’accusano di essere un accentratore...
«Non sono un accentratore. Sono uno che se decide di fare una cosa la faccio, con passione e decisione. Un modo di fare che qualcuno forse fraintende».
CAPPONI, c’è chi afferma che si sia candidato solo per orgoglio e per una volontà di rivalsa...
«Assolutamente no. Queste non sono scelte che si fanno alla leggera. Quella che ho fatto è una scelta politica, per cementare l’unità del centrodestra. Ritengo che ci siano le condizioni per portarlo al successo».
Quanto a lei, QUATTRINI, c’è chi l’accusa di pura ambizione. Non poteva allearsi con il centrodestra?
«Innanzitutto l’ambizione, correttamente intesa, è positiva, perché ti spinge a fare e a fare bene. In secondo luogo la mancata alleanza con il centrodestra non è dipesa da noi, né da loro: ci sono differenze significative su questioni rilevanti».
Avete già qualche nome per l’eventuale giunta?
CAPPONI: «Posso dire che sceglierò gran parte della squadra tra gli eletti. Un paio di assessori, però, saranno esterni, individuati tra personalità di spicco della società civile».
QUATTRINI: «Magari farò assessori Silenzi e Capponi. Scherzi a parte: nell’eventualità di una nostra affermazione — difficile, ma non si sa mai — ci saranno sicuramente Fabio Scipioni di Montecosaro e un mio giovane collaboratore, Olivio Vitali».
SILENZI: «Ogni cosa a suo tempo. Non ho trattato assessori con nessuno, mi svincolo da logiche partitiche. Un impegno, però, lo prendo fin d’ora: non diminuirò la presenza di donne in giunta. Tre ce ne sono e almeno altrettante ce ne saranno».
Franco Veroli
grazie all'amico spettatore, veramente grazie !!
E su questo il dibattito ovviamente non è mancato, così come le proposte. Presenti i sindaci dei due Comuni, è stato il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, a ricordare gli interventi (l’ultimo di pochi giorni fa) dell’Amministrazione provinciale nei confronti dell’ex e dell’attuale presidente della Provincia di Ancona affinché il comprensorio dorico individui un sito diverso del cui “peso ambientale” non ne venga a soffrire il territorio maceratese e, nello specifico, cingolano.
Silenzi ha proposto un dialogo costruttivo con la Provincia di Ancona per trovare una soluzione condivisa, riscontrando su questo la disponibilità dei due Sindaci.
“Il muro contro muro non può portare ad una soluzione, specie con l’innescarsi di ricorsi al Tar - ha detto Silenzi – e, siccome il territorio di Ancona ha diverse alternative circa la possibile localizzazione della discarica ed inoltre ha disponibilità di abbancamento dei rifiuti ancora per molti anni, ritengo che il margine per una soluzione ci sia. La soluzione, inoltre, potrebbe essere collegata anche alla discarica di Fosso Mabiglia individuata nel 2008 dal Cosmari”.
Un dibattito partecipato, civile, dove la proposta è stata apprezzata e pertanto si è individuato un percorso che può portare concretamente alla soluzione del problema, così da evitare di danneggiare l’ambiente e le strutture turistiche.
http://www.cronachemaceratesi.it/?p=2100
COME COMMENTO ALL'INTERVISTA, OLTRE A QUELLO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MACERATA GIULIO SILENZI, DI CUI CI SIAMO GIA' OCCUPATI, C'ERA ANCHE QUELLO DI "GIANFRANCO", PRESUMIAMO GIANFRANCO BORGANI, LE CUI CONSIDERAZIONI VOGLIAMO QUI RIPRENDERE:"Mi accorgo che è perfettamente inutile rispondere seriamente a chi parla di “uccellini”, fa “dietrologia” e si nasconde nell’anonimato, accusando gli altri e ricorrendo a falsità e menzogne pur di attaccarmi per fini elettorali. È chiaro che siamo di fronte ad una evidente strumentalizzazione politica. Forse l’unica colpa che ho è la mia chiara e coerente contrarietà alla discarica di Pievebovigliana. Giulio Silenzi".
9 marzo 2009 14.25
Presidente, non lo faccia, non la butti in politica, cerchi invece di dare risposte ad alcuni dubbi ed oscurità - NON FALSITA' E MENZOGNE COME RITIENE LEI !
Non la attacchiamo "per motivi elettorali", come avràa visto non abbiamo ripreso in alcun modo gli attacchi che Le sono pervenuti a proposito dei depliant con cui ha pubblicizzato la sua attività amministrativa, anzi riteniamo che Lei avesse ogni diritto di proporre ai cittadini un panorama delle inziative condotte !
Ma purtroppo dubbi ed oscurità nella vicenda del progetto di discarica a Pievebovigliana permangono, e li riproponiamo di seguito, saranno poi leettori che giudicheranno da soli:
-Nel dimettersi agli inizi del mese di dicembre 2008 dall'incarico di amministratore delegato della Pommb, presentatrice del progetto, Paolo Sgaattoni faceva alcune precise dichiarazioni:
"...ci siamo mossi a Pievebovigliana perchè abbiamo visto che c’era la possibilità di farlo. Ci siamo documentati, il Comune dice che va bene, facciamo domande, c’erano le autorizzazioni quando abbiamo iniziato ed ora siamo siamo fermi". | Pubblicato martedì, 24 febbraio 2009 15:39 |
Con le nomine del vice Presidente e della Giunta esecutiva – avvenute ieri durante la seduta del Consiglio Direttivo – si completa il quadro degli organi di governo e di indirizzo del Parco dei Sibillini. Sergio Fabiani, sindaco di Montegallo, è stato eletto vice Presidente del Parco; della Giunta esecutiva, invece, faranno parte (oltre al Presidente e al vice Presidente) tre componenti eletti in seno al Consiglio stesso: Alberto Naticchioni (nominato dal Ministero dell’ambiente), Domenico Marzoli (vice Sindaco di Castelsantangelo sul Nera) e Sandro Luciani (Sindaco di Pievebovigliana). Dall'Ufficio Stampa del Parco E NOI AGGIUNGIAMO: E SI VERIFICHERA' SE SARA' POSSIBILE REALIZZARE UNA GRANDE DISCARICA ALL'ACCESSO NORD AL PARCO DALLA VAL DI CHIENTI ! |
Ma dietro questo ultimo tentativo c’è la consapevolezza nella stanza dei bottoni del Pd che andare ora alle elezioni significherebbe quasi sicuramente infrangersi contro un muro: una sconfitta nel capoluogo che aprirebbe le porte a una debacle anche regionale (ED ECCO DUNQUE CHE ANCHE SILENZI TREMA !!). Quindi è da ricercare in tutto questo, più che in una ciambella di salvataggio pro Sturani, l’operazione che si cerca di portare a termine.
E in tutto questo c’è sempre l’ombra di Renato Galeazzi pronto a scendere in pista già il 25 febbraio con la sua lista civica per poi verificare le contromosse del Pd. Intanto la parola definitiva dovrebbe arrivare dall’assemblea cittadina del Pd che dovrebbe riunirsi domenica e dalla quale si capirà se le sorti sono quelle delle elezioni o alla fine il disperato tentativo di salvataggio è andato a buon fine.
L’operazione messa in piedi in queste ultime ore non è certo passata inosservata al centrodestra e in particolare al consigliere regionale e coordinatore provinciale di FI Giacomo Bugaro che vede dietro le 'manovre' di queste ore per tentare di far rientrare la crisi al Comune ed evitare le elezioni a giugno, un 'grande burattinaio': il presidente della Regione Gian Mario Spacca.
Secondo Bugaro, dopo la 'cocente sconfitta' della Sardegna e dimissioni di Veltroni, "la paura di perdere Ancona, e in prospettiva la Regione, avrebbe spinto Spacca a muovere su Vendola al fine di tentare un recupero dei tre consiglieri comunali ex Prc affinché questi diano l’appoggio a Sturani evitando le urne nel prossimo giugno". "Evidentemente - continua l’esponente azzurro - il governatore si è fatto i suoi conti e ha valutato la gravità della situazione che parte dal suo territorio e arriva ad Ancona, dove una probabile sconfitta comprometterebbe la sua già pencolante sedia alle regionali del 2010".
"Muoverebbe da queste ragioni la sua ventilata mossa sul collega Vendola per cercare di recuperare una situazione disperata che, comunque la si guardi, ha già messo nel sacco la sinistra, il Pd e Spacca stesso". "Infatti, qualora il tentativo andasse a buon fine, ci troveremo, noi del centrodestra, un anno di strada spianata nel quale distruggere a cannonate (politiche) il sindaco di Ancona e con esso - conclude Bugaro - anche il suo correo sodale presidente della giunta regionale. Un bel colpo: due piccioni con una fava".Alfredo Quarta
ANCHE GIULIO SILENZI SEGUE LA VICENDA ANCONA CON COMPRENSIBILE AGITAZIONE E PREOCCUPAZIONE !!
Nelle varie dimaniche politico amministrative si tende sempre a ragionare a gradini, senza quasi mai riuscire ad avere una visione completa del problema.
Perchè il punto non è la discarica soltanto; il punto è un tantino più complesso di come lo si presenta, tendendo sempre a semplificare.
Poichè non ha senso parlare di discariche se non si parla anche del Consmari e non ha senso parlare del Consmari se non si parla della raccolta differenziata dei rifiuti e del riciclo….
…E non ha senso parlare del riciclo se non si parla anche di come, ancora oggi, moltissime industrie imballano i beni e le merci cosicchè il “rifiuto” è talmente complicato da dividere che finisce nell’indifferenziato.
… O non si parla di come ancora manchi una cultura ecologica tra la popolazione che, molto spesso, per ignoranza o pressappochismo amministrativo fa raccolta differenziata poco e male.
Eppure questi problemi, tutti interconnessi, vengono sempre affrontati sfogliando la cipolla: un problema alla volta, senza avere per nulla una strategia generale.
Cosicchè si danno sempre risposte parziali ed incomplete in quanto manca una strategia complessiva.
Non so se sia colpa dei troppi lacci e lacciuoli che frneano le amministrazioni, i consigli delle società pubbliche, i troppi interessi in gioco.
Non so se sia colpa della mancanza di professionalità, dell’improvvisazoine di alcuni nostri amministratori pubblici.
Non so se manchi ancora in Provincia una vera cultura dello sviluppo economico/sociale che si armonizzi con l’ambiente (esistono delle eccellenze nella raccolta differenziata dei rifiuti ma in Provincia negli ultimi 15 anni non si sono fatti grossi passi avanti).
Fatto sta che si ricicla ancora troppo poco, si spreca ancora troppo e si è costretti a stoccare montagne di rifiuti in discariche (o incenerirli, con conseguenti problemi di salute della popolazione: moltissimi studi scientifici dimostrano che le zone intorno agli inceneritori, nonostante i maggiori controlli rispetto agli anni passati, non sono certo i luoghi ideali per crescere i bambini se li si vuole mettere al riparo dai problemi respiratori) in quanto le altre soluzioni possibili sono per il momento impraticabili.
Eppure, volendolo, si potrebbe aiumentare da subito e di molto la raccolta differnziata, riciclare molto di più di come si ricicla adesso e al contempo far partire su tutto il territorio provinciale una serie di iniziative che ci permettessero di sessere più indipendenti dal petrolio e dal carbone (solare, geotermico) e quindi produrre meno inquinamento.
Volendolo….